06 aprile 2008

Saturday Night Fever


Ieri sera sento Pippo su MSN, gli chiedo se aveva voglia di andare al bowling; mi risponde che lui e lo Ste stanno per andare a prendere un pizza e mi dice di andare lì più tardi. Così cazzeggio un po', mi vesto e parto.

Quando arrivo, oltre al solito Sam che mi sbava le scarpe e tenta di ingropparmi, mi trovo al cospetto di due individui appesantiti dalla pizza e fatti come cammelli. Con la macchina dello Ste facciamo un salto al bowling, ovviamente non per giocare a bowling, ma a biliardo: peccato che tutti i tavoli sono occupati; allora ci prendiamo 3 Desperados e andiamo fuori. Intanto che sbevazziamo Pippo se ne esce: "Perché non saliamo in macchina e ce ne andiamo in giro con le birre fuori dal finestrino? Con la musica gangsta a palla", "Sì, così ci ferma un pattuglia", "Me lo immagino lo Ste: gli chiedono i documenti, lui fa finta di niente e alza il volume", "Ho giusto BOOYAKA BOOYAKA di Ali-G". Dopo diverse risate isteriche per aver immaginato un simile scenario, ci incamminiamo verso l'auto; nel frettempo Pippo è talmente dilaniato che non riesce a finire la birra, la offre allo Ste, che responsabilmente rifiuta: dopotutto lui deve guidare, e che cazzo! Infatti intanto che guida si mette a scegliere le canzoni sull'MP3: "Guardami la strada, Pippo", "Sì" e gli gira il volante, "Che cazzo fai, lascia stare il volante, ti ho detto di guardare la strada", "Sì, ma cazzo, stavi sbandando, pirla!"...

Si arriva al 99...ah no, ho saltato un pezzo: per 20 minuti si gira a vuoto in cerca di un parcheggio, con Pippo fiducioso che consiglia male lo Ste, il quale vaga fino al Politeama, vede un buco troppo tardi, fa il giro dell'isolato, arriva quando ormai gli hanno ciulato il posto e alla fine trova parcheggio all'Impero, dove una famigliola con bambino stupefatto cede il posto a tre esaltati ed esasperati (e comunque, Ste, secondo me facevi prima a piazzarla in cima alla viuzza laterale, ma te hai voluto ascoltare Pippo...).
99: Salvo con la chioma rasata, Fighez in piedi dalle 6, ubriaco di ritorno dal salone dei vini a Verona e incravattato (ma perché?). Allo Ste vengono i sensi di colpa perché non caga la Fra, e difatti cede e va a salutarla. Si va a prendere da bere e arrivano Guido e la Fabi (borsetta approvata stavolta), che non si vedevano da un po'. Lo Ste si becca 4 pugni a sorpresa nello stomaco, dopodiché ci dirigiamo dal kebabbaro, liberandoci così della scomoda compagnia del Martins; perdiamo gente strada facendo come sempre, mangiamo e al ritorno ci dividiamo e si tenta lo scherzone: l'appostamento dietro un angolo per saltare addosso agli altri, però, fallisce miseramente, dato che sono già passati e ci stanno aspettando, guardandoci come si guardano 4 imbecilli.
Di nuovo al 99, lo Ste insiste per un'altra birra: "Dai! Poi non ci sono per 2 settimane!"; 2 mezze per me e lui (Bob, l'amico che non guida), un quartino per Pippo (che poi fa bere quasi interamente agli altri). Arriva Arturo, che viene accolto a mazzate dall'altra gente di Biumo. Sono ormai le 2 passate e decidiamo di andare a casa: salutiamo gente varia, incrociamo Joe e saliamo in macchina, io con ancora la birra da finire in mano.

Il tragitto è breve, ma lungo abbastanza per mettere in evidenza le condizioni psico-fisiche dello Ste: molto brutte (anche se si è visto di peggio). Appena partiti, per motivi ancora sconosciuti, la macchina davanti a noi si mette a fare i dossi in obliquo: lo Ste non esita a imitarla. Poi parte con la sua solita scarica di clacson, chiaro sintomo di squilibrio mentale. Infine, quando siamo ormai arrivati, si ferma per osservare il Tribeca: "E' più avanti Ste", "Ah"; riparte, si riferma, commenta "E' aperto" (ma era chiuso), riparte di nuovo e infila la traversa sbagliata. Non l'avesse mai fatto.
Insulti, risate, fari dietro di noi: "Dai che c'è pure una macchina che ci segue", "Cazzo, è una pattuglia...". Da dove cazzo era spuntata? Soprattutto: da quanto tempo osservava questi 3 rincoglioniti? Domande che non avranno mai risposta. "Documenti prego", dà un'occhiata all'interno, "Aspettate pure in macchina". Ci ridanno i documenti e raggiungiamo finalmente il 110 di via Brunico. Tiro fuori la mia birra e finisco di berla: "E tu che cazzo ci fai con quella birra?", "Me l'ero portata dietro, prima l'ho messa sotto il tuo sedile", "Ma sei un pirla!", "Tanto la stavo bevendo io, mica rompevano il cazzo a te" e lì siamo scoppiati a ridere, perché abbiamo realizzato che la serata è finita più o meno come avevamo predetto (anche se mancava la musica gangsta). Pippo: "Tra l'altro io guarda cosa avevo in tasca" e tira fuori una scatoletta; al che lo Ste commenta "Eh già, pensa se ci avesse fatto una perquisa seria «Controlliamo le tasche», trac:«Aaah, ma guarda sti poveri stronzi»". E giù a ridere di nuovo.
Poi saluti e lo Ste che mi raccomanda di scrivere della assurda serata sul blog: ora sei contento?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

purtroppo è tutto vero...

Andy ha detto...

Ebbene sì.
A un gustazo, un trancazo.

Anonimo ha detto...

Si son contento..cosi'la pianti di raccontare le solite storie velenose.dovrebbero esserci piu'articoli come questo.la gente vuole ridere,non vuole sapere che il mondo e' fatto solo di gente marcia...cioe'...c e' chi e' marcio fuori e chi e' marcio dentro...e' meglio esserlo fuori

Andy ha detto...

La gente pensa anche troppo a se stessa e a ridere, io cerco solo di riequilibrare la cosa.