25 ottobre 2007

Pubblicità irritanti (4)


Stavolta tocca al nuovo (ma neanche tanto) spot dell'Alfa 159 Sportwagon.
"La natura ha infuso nell'uomo più passione che ragione perchè fosse tutto meno triste". Perchè le passioni danno solo gioia e allegria? E dove sta scritto che guardare il mondo con la ragione lo rende più triste?
"Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Il cuore ha sempre ragione". Che è come dire "Vuoi rimanere giovane e spensierato? E allora comportati da incosciente e comprati 'sta macchina anche se non te la puoi permettere. Che ti frega se ti tocca pagarla a rate con un tasso di interesse da strozzinaggio: l'importante è aver dato ascolto al cuore".

Sarà che sto diventando sempre più cinico (o forse è la troppa razionalità che mi rende più vecchio?), ma per quanto il testo dello spot sia tratto da "L'elogio della follia" di Erasmo da Rotterdam questa pubblicità proprio non la sopporto.

24 ottobre 2007

V per Vendetta

Finalmente ho visto V per Vendetta. Che dire: semplicemente un capolavoro, tra i migliori film mai realizzati.

Tratto da un fumetto della DC Comics degli anni '80 e adattato al grande schermo dai fratelli Wachowski (registi della trilogia di Matrix), V trascina lo spettatore in un universo dove la società è controllata da un governo distopico simile a quello di "1984" di Orwell, con un Grande Fratello che tutto vede e tutto sente, dove privacy e libertà individuale sono ridotte a zero e dove i media creano nella testa della gente la falsa idea di un mondo popolato da virus e terroristi (usati come pretesto per l'esistenza di un regime repressivo).
In questo vicino futuro (vicino nel tempo e forse anche nella realtà) c'è V, un individuo che, stanco del governo totalitario che domina l'Inghilterra del 21° secolo, decide di riprendersi (e di far riprendere alla gente) quelle libertà che gli sono negate. Un po' Fantasma dell'Opera e un po' Conte di Montecristo, V non mostra mai il suo volto, sempre celato da una maschera raffigurante Guy Fawkes, il cospiratore che il 5 novembre 1605 cercò di fa saltare in aria il Parlamento inglese per assassinare il re Giacomo I d'Inghilterra. Aiutato dalla giovane Evey (Natalie Portman), V riesce a risvegliare la coscienza della gente e a regolare i conti personali con le persone che lo hanno reso quello che è. Nel frattempo però il regime si prepara ad affrontare il rovesciamento del governo che V ha minacciato di attuare proprio il 5 novembre.

Un film da non perdere e che, come le opere che richiama, invita a riflettere su come potrà evolversi (o si sta già evolvendo) la società in cui viviamo.
Vi lascio con una citazione di V, che a sua volta cita Thomas Jefferson: "I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi. Sono i governi che dovrebbero aver paura dei propri popoli".

Petizione contro l'anti-giornalismo



L'associazione Anti Digital Divide ha creato una petizione contro le offese portate avanti da alcuni giornalisti (attraverso giornali e tv) nei confronti del popolo della rete, definendolo una massa di ignoranti, subacculturati e chi più ne ha più ne metta.
Evidentemente dopo che al V-Day hanno partecipato centinaia di migliaia di persone, si sono resi conto quale possa essere la forza di Internet come mezzo di comunicazione e, sentendosi franare il terreno sotto i piedi, hanno pensato bene di lanciare insulti a destra e a manca, autoproclamandosi i dententori unici della "vera" informazione.

Per saperne di più e per firmare la petizione online andate qui.

12 ottobre 2007

Odio (10)

Odio i demolitori di entusiasmi. Chi sono? Ecco la descrizione che ne fa la Littizzetto:

Non è semplice trovare motivi di felicità. Ma c'è un piccolo espediente per sopravvivere alla sfiga. Avvicinate il libro all'orecchio che ve lo dico: diserbate dalla vostra vita i DEMOLITORI DI ENTUSIASMI. Io li chiamo così. I demolitori di entusiasmi sono quelli che di mestiere entrano nella tua vita a piedi uniti e ti distruggono quel micron di felicità che ancora ti resta. Quelli che di professione fanno i trovatori di peli nell'uomo, categoria A freschissimo. Ma non facciamo l'errore di confonderli con i pessimisti. No, perché il pessimista una sua visione del mondo ce l'ha. Urenda, ma ce l'ha. Nera come un dark di notte ma ce l'ha. Il pessimista è uno che parte per una vacanza alle Mauritius e ha paura che arrivando là non troverà parcheggio. Il demolitore di entusiasmi, invece, è molto peggio perché non ha convinzioni. E siccome non ne ha, distrugge le tue. Il suo motto è: non preoccuparti, arriveranno tempi peggiori. E' quello che ti dice: "Che bello questo taglio nuovo di capelli... peccato che non riuscirai mai a pettinartelo da sola...". Oppure, vedendoti carica di sacchi di umido, carta e vetro differenziati, ti sorride pietoso e sospirando ti fa: "Ancora ci credi? Beata ingenuità". Che distillato di odio. Una circostanza in cui il DDE è particolarmente pernicioso è la questione casa. Per far vedere la casa nuova a un demolitore di entusiasmi è meglio prima tracannarsi mezza bottiglia di Pampero, perché in uno stato di semiubriachezza gli strali fanno meno male. Lo schifosone parte sempre con un apparente complimento: "Bello...", ma basta contare fino a tre che arriva la mazzata. Uno, due... e tre: "Peccato che...". E parte l'elenco: la facciata è orrenda, la scala è ripida, l'ascensore è soffocante, il tetto è fradicio di amianto, la cantina è umida, sotto il pavimento circolano fiumi di radon e il muro maestro c'ha una bella crepa. Sottile, per adesso, e sottolineo per adesso. Io ho un'amica così. L'altro giorno è salita in terrazza e mi ha detto: "Carino, c'è una bella vista, peccato che si vedano le gru". Eh certo. Torino è tutta un cantiere e anche da casa mia, guarda un pò, si vedono le gru. Adesso telefono a Chiamparino e gli chiedo di toglierle, guardiana di oche. Non parliamo poi di quando hai la disgrazia di averceli in macchina. E' una continua lamentela, perché tu, scentrata, fai la strada più lunga, con tutti i percorsi molto più brevi che ci sono. Ma ammettiamo pure che sia così. Che la tangenziale è una figatissima, perché percorri il perimetro di tutta la città dietro un TIR ma eviti cinque semafori. E se comunque a me, che sono cretina dalla nascita, piacesse fare la strada più lunga? Chettifrega. Io voglio fare questo tragitto perché c'ho i miei appuntamenti. Incontro una magnolia che d'estate, fiorita, leva il fiato, una casa antica con dei bow window che sono un sogno e un pezzettino di fiume che a una certa ora del giorno brilla come l'argento. Ma cosa lo dico a te... arido parassita, tarlo del mio gioire.