11 aprile 2008

Di Pietro, Berlusconi e i media italiani


Nelle scorse settimane Di Pietro è stato continuamente attaccato da Berlusconi e compagni, ai quali fa orrore. Fa talmente orrore che contro di lui si è scatenata una vera e propria campagna diffamatoria, da parte dei giornali e delle televisioni in mano a Berlusconi (e non solo, dato che dal servilissimo Vespa ha dichiarato che Di Pietro si è comprato la laurea).

Fa orrore perché vuole che sia applicata la sentenza del 31 gennaio 2008 della Corte Europea di Giustizia, che
dichiara illegittime le leggi italiane sulle radio televisioni, consentendo a Rete4 di trasmettere abusivamente sulle frequenze analogiche che spettano (dal '97) ad Europa7.
Emma Bonino ha dichiarato che la sentenza non ha carattere di urgenza; si è però dimenticata di dire che, se entro la fine del 2008 Rete4 non va sul satellite, l'Italia - ovvero i cittadini - dovrà pagare una multa, reatroattiva dal luglio 2006, di circa 300-400mila Euro al giorno (
per un totale compreso tra 328,5 e 438 milioni di Euro): altro che TV senza canone.
Nel frattempo Dell'Utri, l'amichetto di Berlusconi, vuole riabilitare Vittorio Mangano: "E' un eroe!" esclama parlando dello stalliere di Arcore, un mafioso condannato per l'omicidio di 2 persone; non contento, dichiara anche: "
I libri di storia, ancora oggi condizionati dalla retorica della Resistenza, saranno revisionati, se dovessimo vincere le elezioni. Questo è un tema del quale ci occuperemo con particolare attenzione".

Di Pietro non fa orrore, ma fa comunque paura anche alla sinistra. Dal PD alla Sinistra Arcobaleno, nessuno pensa che sia una buona idea affidargli il Ministero della Giustizia: non si sa mai che volesse mandare a casa i parlamentari condannati, o che lasciasse lavorare i magistrati quando c'è qualche politico indagato.
L'Italia dei Valori ha inserito nelle proprie liste solo persone con la fedina penale pulita. E' l'unico partito a non avere neanche un condannato tra le proprie file (vedi immagine a inizio post, tratta da Repubblica di oggi).

Se la coalizione PD-IDV vincerà le elezioni, sarò sollevato, ma non festeggerò. Festeggerò solamente quando vedrò Di Pietro come Ministro della Giustizia.

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