25 aprile 2009

Come ti erudisco il neo-nazi


Non è affatto facile selezionare dallo sconfinato mare di dolore che gli uomini si procurano reciprocamente nella storia del mondo - omicidi, torture, annientamenti - le atrocità che vengono perpetrate da ormai più di trent' anni a danno dei telespettatori italiani. Se però dovessi scegliere l'episodio che più di ogni altro ha assunto in sé senso e prospettive di tali atrocità, non avrei incertezze; e indicherei senz' altro la puntata del
Maurizio Costanzo Show andata in onda su Canale 5 martedì 5 novembre dello scorso anno.

Gli ospiti

Interamente dedicata al risorgente fenomeno europeo del neo-nazismo, la puntata di quella sera aveva come ospiti: Frank Hubner, presidente della Deutsche Alternative, una organizzazione nazionalsocialista sorta nella Germania occidentale; Mario Prill, skinhead di Berlino est; Vinfried Priem, ideologo neo-nazista di Berlino ovest; Bernard Henry Levy, filosofo francese; Giuliano Zincone, editorialista del Corriere della Sera; Enrico Mentana, neo-direttore del tg di Canale 5; Alberto Jacoviello, editorialista di Repubblica; e Vincenzo Carchedi, muratore calabrese emigrato in Germania, recente vittima di una aggressione da parte di skinhead a Hockenheim.


Premesse

1. In apertura di programma, Costanzo ricorda le regole del gioco: tutti in democrazia possono parlare.

2. Dopo mezz'ora di dialogo pacato fra Costanzo e Hubner, durante il quale questi ha modo di esporre in modo divertente le proprie teorie neo-naziste, Levy è il solo a capire cosa non sta funzionando, e blocca quella conversazione. Costanzo gli cede la parola affinché Levy possa confutare le tesi di Hubner, ma Levy si rifiuta di farlo, perché le idee di Hubner, le idee naziste, hanno causato sei milioni di morti. La storia ha già giudicato quelle idee. L'idea violenta non può far parte del campo dell'argomentazione, cosa che evidentemente Costanzo e il suo co-autore Silvestri hanno deciso di ignorare.

3. Hubner affonda Levy usando come siluro la regola di Costanzo. Se in democrazia tutti possono parlare, dice Hubner, Levy ci ghettizza, quando vuole impedircelo.

4. I tre neo-nazisti sono concilianti, sorridenti, educati, tranquilli. I loro pensieri sono brevi, leggermente difficili, ma espressi con molta semplicità. Dei tre, uno ha famiglia ed è disoccupato, uno fa il manovale e il terzo ha una faccia pulita alla Charlie Sheen. Televisivamente sono perfetti. Un nazista che sorride in tv· è una persona che sta in tv e sorride. Possono essere dei simpaticoni, i nazisti. Solo per pregiudizio ce lo dimentichiamo. Il film comicopreferito da Goebbels era Il grande dittatore. Frank Hubner, uno dei tre neo-nazisti invitati da Costanzo, con la sua ironia ha strappato più di un sorriso al pubblico del Parioli.

5. Mentre parla Zincone, vediamo Mentana che ignaro di essere ripreso cerca di accattivarsi la simpatia di Hubner con qualche cazzeggio ameno.

6. A Zincone che descrive il nazismo come frutto di paura e di sottocultura, Levy ricorda che l'idea nazista (maligna,come ha dimostrato la storia) ha affascinato a suo tempo schiere di intellettuali, dimostrandosi in grado di muovere qualcosa delle volontà migliori che sono dentro di noi: il desiderio di pulizia, il desiderio di energia. E a Jacoviello che prende in giro i tre per via dei loro vestiti da skin, Levy ricorda che non è consentito banalizzare quelle persone, farle passare per comici. Hanno idee e bastoni. E hanno bastoni perché hanno quelle idee. Quelle idee hanno ammazzato e possono ancora ammazzare.


Gli attimi indimenticabili
1. I tre neo-nazisti vengono tradotti da un interprete. L'interprete annuisce con forza alle loro frasi, per segnalare che le ha capite e che è in grado di tradurle. Quello che subliminalmente lo spettatore vede, invece, è un uomo che annuisce con forza alle tesi neo-naziste che vengono espresse sul palco del Parioli in quel momento.

2. A Bernard Henry Levy che si lamenta di nuovo per le tesi xenofobe e per come è condotta la trasmissione, Costanzo dice irritato: "lo non vorrei che lei continuasse a darci delle pagelle, Levy. Lei ci sottovaluta, come spessofanno i francesi nei nostri confronti!" (Applausi! mentre il nazista Hubner sorride sornione.)

3. Dopo che Levy ha sottolineato per l'ennesima volta che il pericolo è la banalizzazio, va in onda la pubblicità del nuovo concorso "Valleverde vinci i Tropici".

4. Vinfried Priem, l'ideologo neo-nazista di Berlino ovest forte della regola di Costanzo secondo cui in democrazia tutti possono parlare, cita come se niente fosse uno storico revisionista, per affermare che l'Olocausto è un'invenzione di chi ha vinto la guerra. Costanzo lo interrompe dicendo: "No, questo non è accettabile. Ci sono del limiti di decenza oltre i quali non si può andare." (Chi li stabilisce, questi limiti? Costanzo? Mentre con orrore ci accorgiamo di star assistendo alla farsa Costanzo contro i nazisti.)

5. Mario Prill, skinhead: "lo faccio ragionamenti passo dopo passo."
Costanzo: "Anche col passo dell'oca, magari."
(Non ride nessuno, anzi gelo.)

6. Costanzo decide: per questa sera, niente passerella. (Ma come, in democrazia non hanno tutti il diritto di fare la passerella?)

7. Va poi in onda il promo de l'Istruttoria, e in una specie di contrappunto involontario col Costanzo Show dedicato alle violenze dei neo-nazistl vediamo in successione: le urla di Sgarbi contro le femministe, lo scontro Sgarbi-D'Agostino, lo schiaffo a Tinto Brass, le escandescenze di Pillitteri contro i Cobas, e Ferrara che dice: "Sarò sempre un malpensante."

8. Sollecitato da Costanzo, Hubner dichiara che lui non avrebbe mai picchiato Vincenzo Carchedi, il muratore emigrato in Germania, vittima degli skinhead di Francoforte, e adesso seduto sulla poltroncina dell'opinionista. (Applausidi solidarietà a Carchedi, e il torto nazista sembra già riparato, all'insegna del volemose bbene).

9. Costanzo non esegue la distribuzione degli After Eight. (Peccato. Ai nazisti piacciono, gli After
Eight.)


Come si aumenta la simpatia di un neo-nazista?
Trasformandolo in una vittima.

Come si rende vittima un neo-nazista in tv?
In molti modi. Ad esempio;

a. affermando che in democrazia tutti possono parlare, e poi, quando il neo-nazista negherà che l'Olocausto sia mai esistito, togliendogli subito la parola;

b. alzando la voce contro il neo-nazista, il quale invece stava esprimendo le sue tesi in modo equilibrato;

c. cercando di mettere in ridicolo il neo-nazista, e insistere con la provocazione anche quando quello, invece di arrabbiarsi, tace, timido ed elegante;

d. presentandolo come un giovane che è disoccupato, ha famiglia e i cui ideali sono: niente droga, e un ambiente migliore in cui far crescere i propri figli;

e. non dandogli gli After Eight. (Se però glieli dai,in qualche modo lo assolvi);

f. non facendogli fare la passerella. (Se però gliela fai fare, lo assolvi di nuovo. Eccetera);

g. riprendendolo dall' alto, da sopra. Come si sa, chi viene ripreso dall' alto sembra minacciato da qualcosa. Inoltre assume le proporzioni di un bambino (testa grossa, fronte spaziosa, corpo piccino), e questo ce lo rende simpatico. (En passant: alle ultime elezioni, è proprio cosl che si sono fatti fotografare i Verdi: in gruppo e dall' alto. Dei neonazisti sorridenti, vestiti casual e fotografati dall'alto, otterrebbero lo stesso effetto psicologico.)


La sera dopo
Costanzo: "Con la puntata di ieri, all'una e mezza di notte abbiamo raggiunto uno share del 57%. Pari a un milione e mezzo di ascoltatori. Questo significa che la tv deve assolvere al suo compito di mostrare certe realtà anche aberranti come quelle di ieri sera."
(Che si riferisse a Mentana?)

Daniele Luttazzi, 1991





"Fra partigiani e sostenitori della Repubblica di Salò ci sono state differenze, anche se la pietà deve andare a coloro che credendosi nel giusto hanno combattuto per una causa che era una causa persa. Sulla proposta di legge per equiparare repubblichini e partigiani rifletteremo".

Silvio Berlusconi, 2009





Buon 25 aprile.

1 commento:

Kanna Shirakawa ha detto...

ho sempre ammirato Luttazzi come comico, ma ancora di piu` per la sua compentenza e lucidita` nello smontare i meccanismi dei media

complimenti per aver riportato questo suo post del 1991