25 gennaio 2007

CliChè Guevara


Ernesto Guevara de la Serna, più conosciuto come Che Guevara (nato a Rosario in Argentina il 14 giugno 1928, morto a La Higuera in Bolivia il 9 ottobre 1967) è stato un rivoluzionario Marxista, un medico e un uomo di stato a Cuba.
Il soprannome di "Che", o per esteso "Che Guevara", gli venne attribuito dai suoi compagni di lotta cubani in Messico, e deriva dal fatto che Guevara, come tutti gli argentini, pronunciava spesso l'allocuzione "che".

Questa è la definizione di Che Guevara che si può trovare su una qualsiasi enciclopedia. Per descrivere una persona però non bastano dei semplici dati anagrafici. Per descrivere una persona bisogna andare a vedere le sue azioni.

La faccia di Che Guevara è diventata ormai un simbolo, un'icona simile a quella che può essere la Gioconda o la faccia di Elvis o Marilyn Monroe. Un'icona che spesso rappresenta, al pari di Mahatma Gandhi, ideali di libertà e pace.

Peccato solo che in realtà il Che nella sua vita non si sia distinto per essere portatore di tali ideali, ma si sia in realtà macchiato di ben altre efferatezze quali:
1) Uccidere o rinchiudere in prigione gli omosessuali per il crimine di essere omosessuali.
2) Uccidere i Cristiani per il crimine di essere cristiani.
3) Processi pubblici.
4) Ordinare delle esecuzioni senza neanche un processo pubblico.
5) Costruire campi di concentramento.
6) Legare delle persone ad una sedia, imbavagliarle e sparare loro in faccia.
7) Terrorizzare la popolazione.
8) Creare la "pedagogia del muro".
9) Essere Stalinista.

Non certo una brava persona. Non metto in dubbio che avrà anche combattuto e ucciso dei politici a favore di una dittatura di destra, ma ciò non giustifica il resto.

Ora, qualcuno potrebbe venirmi a dire "Beh, visto che ce l'hai tanto con il Che, che dire allora di Hitler? C'è tanta altra gente che ha commesso crimini ben peggiori di Che Guevara!"
Non metto in dubbio questo, ma quello che mi preme e che mi fa girare i coglioni ogni volta che ci penso è che la faccia del Che la si vede ormai su ben troppe magliette, a volte indossate perfino da gente che non è necessariamente di sinistra. E tutta questa gente la definirei solo con una parola: decerebrata.
Come cazzo si fa ad andare in giro indossando la faccia di un assassino? Una persona che terrorizzava e imprigionava gli innocenti e nei casi peggiori li uccideva, legandoli a una sedia aggrendendoli verbalmente per poi sparargli?
Che dire della sua invenzione, la "pedagogia del muro": bendava la gente, la metteva davanti a un plotone di esecuzione e ordinava di fare fuoco, ma con fucili a salve. Ogni volta il prigioniero tornava in cella con i nervi a pezzi, con la vana speraznza di essere ucciso per davvero la prossima volta. Pura tortura.
E riguardo all'essere Stalinista: sì, è una connotazione negativa, come provato nel processo di destalinizzazione iniziato da Khruschev nel XX Congresso del Partito Comunista dell'Unione Sovietica del '56.

Quello che mi fa più incazzare è che una persona del genere viene messa sullo stesso piano, se non addirittura al di sopra, di Gandhi, uno dei personaggi storici che ammiro di più. Gandhi, che dovrebbe essere l'uomo di pace per definizione; che non ha mai ucciso nessuno, neanche gli sarebbe passato per la testa; che ha ottenuto risultati ben al di là di ogni aspettativa: ha cambiato per sempre un paese, a differenza di Che Guevara.
E tutto questo schifo avviene perché? Perchè da una parte ci sono politici di sinistra (o semplicemente personaggi con ideali di sinistra o di libertà) che mettono in evidenza solo i (ben pochi) lati positivi del Che; dall'altra masse di gente che non usa il cervello e che se glielo chiedi neanche sa dirti di che nazionalità era Che Guevara, o forse lo sa ma solo perchè l'ha visto in film come "I diari della motocicletta", dove il bravo e buono Che è un giovane medico che viaggia facendo del bene nel suo paese.
Schifo.

Il bello, o meglio il brutto, è che tale comportamento da decerebrati è presente in persone che hanno ben più di 14 anni, come ad esempio Carlos Santana, talmente idiota che si è presentato alla consegna degli Oscar indossando la maglietta di Che Guevara e portando al collo un crocifisso...Carlos, anche se difficilmente leggerai questo blog, torna a fare degli album belli come "Supernatural" invece di fare ste stronzate.

Per concludere direi che vedere un simile scempio attorno a me ogni giorno (o quasi) sta mettendo a dura prova la mia pazienza, perciò se un giorno mi vedrete in giro con la maglietta qui sotto sarà solo perchè la mia pazienza avrà raggiunto il limite.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E'vero cio che dici lens?allora dovro' togliermi il tatuaggio che mi sono appena fatto che mi ricopre tutta la schiena...

Andy ha detto...

Anonimo di merda...

Anonimo ha detto...

Andre,sono Il Fede Amash, concordo pienamente con quanto hai scritto, hai saputo descrivere con precisione e calma queste incongruenze della società!
A presto.